Michelangelo Buonarroti è stato un importante architetto, un grande pittore e un letterato ma soprattutto è stato il più grande scultore del Rinascimento. Egli diceva spesso di aver succhiato col latte l'amore per la scultura perché aveva avuto come balia la moglie di uno scalpellino dell'alta val Tiberina vicino a Caprese il suo paese natale.
Ancora giovanissimo, Michelangelo è invitato da Lorenzo il Magnifico a frequentare i Giardini di San Marco a Firenze, dove i Medici avevano una importante collezione di sculture classiche e quattrocentesche: a contatto con queste opere il giovane Michelangelo matura il suo stile. La sua fama Io porta ad essere chiamato in diversi periodi della sua vita sia a Firenze che a Roma, qui arriverà chiamato da papa Giulio I I per lavorare al suo monumento funerario.
Il Mosè è una delle statue realizzate per il monumento funerario di Giulio II. Si dice che Michelangelo alla fine del lavoro abbia percosso con un martello il ginocchio della statua dicendo "perché non parli ?". L'aneddoto ci fa capire l'ammirazione dei suoi contemporanei per questa statua potente e finemente levigata. Il volto fiero di Mosè, dallo sguardo severo, invita al rispetto delle tavole della legge che Dio gli ha affidato e che tiene con la mano destra. Il movimento della testa verso destra, la barba fluente e la posizione delle gambe, rendono dinamica la figura pur essendo seduta.
Fonte: Capolavori M. Gandini
Leggi anche :
- Roma: Una nobile origine
- Top 10: I migliori giochi ambientati nell'antica Roma
- Top 10: Le migliori foto di Roma stampate su canvas
- Top 10: Le migliori guide turistiche di Roma
- I Musei di Roma
- Acqua e Benessere
Se vuoi goderti Roma visita le sue strade e i suoi monumenti e vivi ogni angolo di questi luoghi. Informazioni utili per visitare la città