L'Acquedotto Marcio (Aqua Marcia) è tra i più importanti e imponenti acquedotti della roma antica. L' Acquedotto della Marcia fu iniziato nel 144 a.C. dal pretore Quinto Marcio Re. Proveniva dall'alta valle dell' Aniene ma non attingeva dal fiume, bensì da sorgenti abbondanti e di ottima qualità che per la loro purezza furono sempre vantate come il massimo desiderabile. Plinio il Vecchio (Nat. Hist. XXXI, 41) ne definiva l'acqua — universalmente celebrata come la migliore tra quelle che arrivavano a Roma — clarissima aquarum omnium — come «un dono fatto all'Urbe dagli dèi». Per la sua purezza, essa era ritenuta particolarmente adatta ad essere mescolata col vino (secondo l'uso corrente degli antichi) e il poeta Tibullo in una delle sue elegie la esalta in questa funzione, paragonandone reffetto al "sapore" che la compagnia delle Ninfe poteva dare alla Sita del vecchio Bacco in amore. Le sorgenti della Marcia si trovavano all' altezza del XXXVI miglio della via Valeria.
Fonte:Gli acquedotti di Roma Antica, Romolo A. Staccioli
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